SCIUSCIA’

SCIUSCIA’

di Vittorio De Sica

Italia, 1946
Drammatico – 91′

con Franco Interlenghi (Pasquale), Rinaldo Smordoni (Giuseppe), Aniello Mele (Raffaele), Bruno Ortensi (Arcangeli), Emilio Cigoli (Staffera), Gino Saltamerenda (Il “Panza”), Anna Pedoni (Nannarella), Leo Garavaglia (Commissario di P.S.), Enrico De Silva (Giorgio), Antonio Lo Nigro (Righetto), Angelo D’Amico (Il siciliano), Antonio Carlino (L’abruzzese), Francesco De Nicola (Ciriola), Pacifico Astrologo (Vittorio), Maria Campi (La chiromante), Peppino Spadaro (Avvocato Bonavino), Irene Smordoni (Mamma di Giuseppe)

Soggetto: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare Giulio Viola, Cesare Zavattini

Sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare Giulio Viola, Cesare Zavattini

Fotografia: Anchise Brizzi
Musiche: Alessandro Cicognini
Montaggio: Niccolò Lazzari
Scenografia: Ivo Battelli
Aiuto regia: Umberto Scarpelli

NOTE
– NASTRO D’ARGENTO 1947 PER LA REGIA (EX AEQUO CON “UN GIORNO DELLA VITA” DI ALESSANDRO BLASETTI) .

– PRIMO FILM STRANIERO A RICEVERE UN OSCAR SPECIALE (LA CATEGORIA DI MIGLIOR FILM STRANIERO FU INTRODOTTA SOLO NEL 1956). CANDIDATO ALL’OSCAR PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA.

– PRIMO OSCAR PER DE SICA CHE LO VINCERA’ ANCORA NEL 1948 CON “LADRI DI BICICLETTE” E NEL 1970 CON “IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI”.

– VERSIONE RESTAURATA PRESENTATA AL 75. FESTIVAL DI CANNES (2022), SEZIONE ‘CANNES CLASSICS’.

Distribuzione: Cineteca di Bologna

INFO E ORARI:

NUOVA SALA LAMPERTICO:

LUNEDI’ 6 FEBBRAIO: 18.00
MARTEDì 7 FEBBRAIO: 16.15
MERCOLEDì 8 FEBBRAIO: 18.30
GIOVEDì 9 FEBBRAIO: 16.15

Intero € 6,50 – € 7,50 (solo Ven-Sab-Dom in Nuova Sala Lampertico)

Ridotto* € 5,50 – € 6,50 (solo Ven-Sab-Dom in Nuova Sala Lampertico)

*over 60, giovani fino ai 26 anni, studenti con carta Vi-University

SINOSSI

Pasquale e Giuseppe sono due bambini rimasti orfani. Nella Napoli del dopoguerra, gli amici cercano di sbarcare il lunario facendo i lustrascarpe, ma la loro esistenza è difficile e i due si ritrovano spesso coinvolti in affari illegali. Al termine di una rapina, Pasquale e Giuseppe vengono arrestati e condotti al riformatorio in attesa di giudizio. Lasciati a se stessi e dimenticati dalle autorità, i ragazzi rimangono nell’istituto per molto tempo, tra altri come loro, che si sono lasciati alle spalle l’infanzia in fretta, e guardie che li trattano in modo inumano. Tutto questo è troppo anche per la loro amicizia.