L’ACQUA L’INSEGNA LA SETE – STORIA DI CLASSE
INFO E ORARI:
NUOVA SALA LAMPERTICO
MERCOLEDI’ 15 DICEMBRE: ore – 20:45
GIOVEDì 16 DICEMBRE: 16.30
VENERDì 17 DICMEBRE: 16.30
SABATO 18 DICEMBRE : 16.15
Biglietti:
Intero € 6,50 – 7,50 (Da Ven. a Dom.)
Ridotto* € 5,50 – 6,50 (Da Ven. a Dom.)
*over 60, giovani fino ai 26 anni
SINOSSI
C’è un Sud ancora ricco di magia. Non è qualcosa di visibile, ma una sensazione misteriosa e nascosta che avvolge ogni uomo e ogni cosa e che si rivela nelle storie parallele di Moka, un giovane artigiano di origini marocchine, e di Achille, un vecchio cartomante reso un tempo celebre dalle tv regionali. Moka, ispirato nel sogno dalle parole di Empedocle, scruta e sperimenta nel cuore di una fonderia i segreti della trasformazione dei metalli. Achille, invece, ritorna alla vita civile dopo un lungo periodo di detenzione, fortemente motivato a reinserirsi in società. Dovrà fare i conti con i suoi problemi di salute e soprattutto con un’umanità ormai totalmente trasformata ma che si rivolge ancora a maghi e cartomanti per risolvere i propri problemi o per rincorrere il colpo di fortuna. Solo ai margini di questo mondo in dissoluzione – dove realtà e finzione, passato e presente, verità e menzogna si mescolano in un rituale di purificazione collettivo – le traiettorie esistenziali dei due protagonisti si sfioreranno, poli opposti e coincidenti del sentire magico, parti di quel sentimento millenario di cui l’umanità avverte la presenza e il bisogno ma che può solo intuire. Prima di ritornare magma.Lopez, un professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe “L’acqua, l’insegna la sete”, una struggente poesia di Emily Dickinson che in pochi versi rivela come la vita ci insegni il valore delle cose.
Il prof. Lopez ha conservato tutto di quella classe: compiti, temi, perfino un videodiario girato insieme ai ragazzi quindici anni prima. Tanto lavoro e buona volontà, eppure molti ragazzi di quella classe avevano abbandonato prima del tempo, non avevano mai preso un diploma. Un’amara sconfitta per la scuola e per chi ci si era dedicato con passione.
Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto di quegli anni passati insieme; parte così alla ricerca dei suoi alunni, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni. Porta loro in dono i temi che ha conservato per tutto questo tempo. Rileggendoli insieme, riaffiorano confessioni, storie, momenti di scuola che quasi magicamente riprendono vita davanti ai nostri occhi: nelle immagini del videodiario, i trentenni di oggi tornano adolescenti pieni di slancio, ingenuità, entusiasmo per la vita.
In questi anni difficili non tutto è andato per il verso giusto: ci sono stati anche momenti drammatici, sconfitte, delusioni. Il prof scopre che nessuno dei ragazzi fa il mestiere per il quale la scuola lo aveva preparato.
Ma davvero la scuola serve a dare un mestiere?
Forse la sorpresa più bella è che ognuno di loro è cresciuto in una direzione diversa e imprevedibile, trovando in se stesso le risorse per reinventarsi: Yari, Jessica, Lorenzo, Gianluca, Corinna, Alessio… A poco a poco emerge un ritratto intimo del destino di ognuno, tra pentimenti e sogni, desideri e illusioni: navigando tra frammenti del passato e del presente, fra quegli alunni teneri e indisciplinati e le loro vite di adulti si disegna l’impronta del tempo passato insieme, e la storia di una classe fra tante, che a volte sembra inseguire i versi di una poesia.