Critica
Il prequel-sequel di 01 Parker del famoso musical ispirato alle canzoni degli Abba raddoppia e migliora, con una sceneggiatura spiritosa, un ping pong di battute meno leziose ed alcune coreografie, come quella dentro al bar, davvero notevoli, esuberanti. Le musiche degli Abba sono l'anima della storia che sta a cavalcioni nel tempo (...). Il regalo dell'ultima parte, oltre alla ricomparsa paranormale di Meryl Streep che si sa che non la ferma nessuno, è l'apparizione di Cher degna di Mae West. Il film si fa seguire con contagiosa allegria.
Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 20 settembre 2018
Il "colpevole" è Ol Parker, ossia il marito della favolosa Thandie Newton, già autore dei due divertenti script di Marigold Hotel e Ritorno a Marigold Hotel, con la complicità di quella vecchia volpe che risponde al nome di Richard Curtis: l'impostazione di Mamma mia! Ci risiamo è abbastanza sorprendente, con una doppia linea narrativa tra passato e presente e un sacrificio illustre: quello del cuore pulsante del primo film, la tre volte premio Oscar Meryl Streep, che compare solo nella parte finale dell'opera di Parker.
Il regista e sceneggiatore britannico ci porta infatti alla scoperta del passato di Donna Sheridan, ai tempi dell'esplosione della sua bellezza, della sua personalità, del suo destino. I panni (salopette inclusa) di questa ragazza solare e incontenibile li veste l'incantevole Lily James che cattura lo spirito libero della Donna di Meryl, lo incastona in un dettaglio, in un sorriso, e lo restituisce con gioioso abbandono. Oltre a essere luminosa e accattivante, James si difende anche come cantante e ballerina e tanto basta perché la storyline che la vede protagonista ci conquisti: accanto a lei esploriamo i giorni fatidici dell'arrivo della neolaureata Donna in Grecia, e delle vicende che portarono al concepimento di Sophie senza che la giovane madre potesse individuare il "donatore", insieme conseguentemente a tre ragazzotti che incarnano le versioni giovanili di Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård e Colin Firth, e cioè Jeremy Irvine, Josh Dylan e Hugh Skinner, aitanti e simpatici anche se orfani sia del talento musicale che della favolosa presenza scenica di Lily James.
Al centro della storyline ambientata nel presente c'è la Sophie adulta di Amanda Seyfried, impegnata nei prepariti per l'inaugurazione di quello che era lo scalcinato hotel di Donna e ora è un lussuoso resort, e messa in ombra da James come d'altronde era messa in ombra da Meryl Streep nel film di dieci anni fa. Un po' asfittici sia i dialoghi che le affida la sceneggiatura - ma in generale i dialoghi non sono il punto forte di Mamma Mia! Ci risiamo - sia i suoi duetti con Dominic Cooper, sorpattutto a confronto con le colorate, energiche ed emozionanti esibizioni della giovane Donna, da When I Kissed the Teacher a I Have a Dream passando per la trascinante Waterloo.
Il punto forte del film sono - per l'appunto - le musiche e le coreografie che, nei numeri più riusciti e ambiziosi, superano di gran lunga quanto visto nell'originale Mamma mia!. A movimentare l'intreccio che ruota attorno a Sophie non mancano i tre non particolarmente intonati papà, anche se in fatto di personaggi pittoreschi nessuno più reggere il confronto con le Dynamoes Julie Walters e Christine Baranski. E poi, naturalmente, c'è una doppia arma segreta che si configura in due dive tanto diverse quanto parimenti clamorose: giacché siamo premurosi e protettivi nei confronti dei nostri lettori, vi diciamo solo che una amplifica esponenzialmente il fattore emotivo, l'altra quello spettacolare, permettendo al film di celebrare tutto l'amore cantato dagli ABBA in un'elegia sull'autentico e struggente legame tra una madre e una figlia.
Alessia Starace, Movieplyer.it, 6 Settembre 2018
Quei grandi successi, che si prestavano a qualsiasi situazione perché parlavano della vita quotidiana, di cose alla portata di tutti, finirono per fornire la trama al musical Mamma Mia!, che quasi un decennio dopo la prima mondiale a teatro venne trasformato in un film con un cast stellare - Meryl Streep, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgård - e una location fantastica come l'isola greca di Kalokairi.
Da allora sono passati altri dieci anni ma è come se da qualche parte un vecchio disco avesse continuato a girare su quel "Mamma mia, here we go again..." e all'improvviso quel refrain avesse innescato l'idea più logica, riprendere il filo della narrazione per raccontare la storia di Donna.
In fondo, a partire dal testo degli ABBA che sembrava già preannunciarlo, Mamma Mia! si prestava a un seguito. Di materiale ce n'era in abbondanza per cucirci sopra una nuova trama che avesse gli stessi protagonisti. C'erano troppe cose non dette e lasciate ai puntini di sospensione nel vecchio diario di Donna ritrovato dalla figlia, Sophie. C'erano tre storie d'amore estive in attesa di essere raccontate, una giovane band di amiche (Donna and the Dynamos) che aspettava di potersi scatenare sotto le luci dei riflettori, una ragazza innamorata della vita e dell'amore rimasta incinta, da sola, su un'isola, e un repertorio musicale dal quale continuare ad attingere a piene mani. In pratica, Mamma Mia - Ci risiamo! si offriva agli sceneggiatori sia come sequel che come prequel del film originale.
Ancora una volta, a dare inizio alla narrazione è un evento magno. Sophie, che in Mamma Mia! stava per convolare a nozze (salvo poi decidere di imbarcarsi in un lungo viaggio per il mondo con il suo amato fidanzato), è incinta. Ce la farà a tirare su il bambino da sola?, si chiede preoccupata. Ma la risposta, le fanno notare, ce l'ha davanti agli occhi: sua madre Donna. Ed è così che, attraverso i ricordi delle amiche di sempre, le Dynamos, entra in scena la giovane Donna di Lily James alle prese con i suoi tre flirt estivi - Bill, Harry e Sam - e una gravidanza fuori programma.
Passato e presente s'intersecano liberamente, alternandosi e sovrapponendosi accompagnati dalle musiche degli ABBA a offrire nuovi risvolti e personaggi. Come la celebre "Fernando", adattata ad Andy Garcia e cantata da Cher la cui presenza nel film nel ruolo di Ruby - madre di Donna e nonna di Sophia - rappresenta la vera grande novità di Mamma Mia - Ci risiamo! Tutto intorno ruotano le canzoni degli ABBA, brani che sono stati scritti quarant'anni fa e che continuano a vivere una nuova vita al di fuori del loro tempo.
Tirza Bonifazi, Mymovies.it, 1 marzo 2018